sábado, 5 de janeiro de 2013

Apophis si avvicina alla Terra

Il 9 gennaio l'asteroide passerà alla distanza di 15 milioni di chilometri


Immagine dell’asteroide Apophis catturata dall’Italia mediante uno dei telescopi del progetto Virtual Telescope (fonte: Gianluca Masi, Francesca Nocentini) 
 Immagine dell’asteroide Apophis catturata dall’Italia mediante uno dei telescopi del progetto Virtual Telescope (fonte: Gianluca Masi, Francesca Nocentini)
 
L’asteroide Apophis prosegue la sua corsa e si avvicina al nostro pianeta. Il 9 gennaio alle 12:43, ore italiane, l'asteroide raggiungerà la distanza minima di 15 milioni di chilometri dalla Terra, ma senza alcun rischio di collisione. “Si tratta di una distanza di tutta sicurezza”, commenta l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. ''Va notato però - agggiunge - che prima del 2029, anno del passaggio record, Apophis non arriverà più così vicino a noi''.

Questa enorme roccia vagante, larga circa 300 metri, venne scoperta il 19 giugno del 2004 dal Kitt Peak National Observatory dell’Arizona e già all’epoca venne stimato che si sarebbero successivamente verificati altri tre incontri ravvicinati. Oltre al passaggio di questi giorni, Apophis tornerà a visitare la Terra nel 2029, quando passera' alla distanza di a circa 35 mila chilometri, e poi nel 2036.

Sulla base dei dati scientifici che verranno raccolti nell’imminente avvicinamento dell’asteroide, sarà possibile calcolare con più precisione sia la traiettoria del 2029 che le probabilità d’impatto con la Terra nell’avvicinamento del 2036, oggi considerate molto basse.

www.ansa.it

Sonda da Nasa flagra erupção solar com 20 vezes o diâmetro da Terra

Evento ocorreu no dia 31 de dezembro e teve duração de quatro horas.
Fenômeno se estendeu por mais de 257 mil quilômetros fora do Sol.

Do G1, em São Paulo

Uma sonda da agência espacial americana (Nasa) captou uma erupção solar de "pequenas proporções" com 20 vezes o diâmetro da Terra. O evento ocorreu nesta segunda-feira (31) e durou quatro horas.

Abaixo, aparece uma imagem em escala do nosso planeta, para dar uma noção do tamanho da erupção solar, que se estendeu por mais de 257 mil quilômetros além do Sol.

Erupção solar (Foto: Nasa/SDO/Steele Hill) 
Erupção solar registrada na segunda é comparada acima ao tamanho da Terra 
(Foto: Nasa/SDO/Steele Hill)
 
Como identificou a sonda Solar Dynamics Observatory em luz ultravioleta extrema, forças magnéticas impulsionaram o fluxo de plasma do Sol, mas sem força suficiente para vencer a gravidade, razão pela qual a maioria do plasma caiu novamente sobre a estrela.

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