quinta-feira, 2 de maio de 2013

Nasa flagra explosão solar ocorrida nesta quarta-feira

Fenômeno liberou bilhões de toneladas de partículas no espaço.
Terra não será atingida, afirma a agência espacial americana.

Do G1, em São Paulo

 
 
A agência espacial americana (Nasa) divulgou o vídeo de uma explosão solar que ocorreu no dia 1º de maio.

A gravação foi feita por instrumentos do Observatório Solar Dinâmico (SDO), que utilizaram luz ultravioleta extrema.

De acordo com a agência, esse tipo de ejeção de massa coronal, nome técnico dado às explosões, disparam bilhões de toneladas de partículas no espaço, que podem viajar a grandes velocidades.

Quando vem em direção à Terra, as partículas podem gerar tempestades geomagnéticas que, dependendo da intensidade, podem afetar sistemas de telecomunicações do planeta e até redes de distribuição de energia elétrica. No entanto, a explosão registrada nesta semana não segue em direção ao nosso planeta.

Explosão solar foi registrada por instrumentos da Nasa na última quarta-feira (1º) (Foto: Divulgação/Nasa/SDO) 
Explosão solar foi registrada por instrumentos da Nasa na última quarta-feira (1º)
(Foto: Divulgação/Nasa/SDO)

Saturno protagonista del cielo di maggio


La costellazione del Leone (fonte: Marco Meniero, http://meniero.it)  
La costellazione del Leone (fonte: Marco Meniero, http://meniero.it)
 
Saturno sarà il protagonista incontrastato del cielo di maggio: a fargli compagnia ci saranno le meteore Eta Aquaridi e un luminoso terzetto di pianeti che giocheranno a rincorrersi proprio sul finire del mese. A ricordare i principali appuntamenti celesti a tutti gli appassionati con il naso all'insù sono gli esperti dell'Unione astrofili italiani (Uai).

Appena passata l'opposizione dello scorso 28 aprile, Saturno con i suoi anelli sarà perfettamente osservabile per tutto il mese, l'unico pianeta in maggio ad essere ben visibile per quasi l'intera notte.
 
Inizialmente si troverà a Sud-Est e poi culminerà a sud nelle ore centrali della notte. Mercurio inizierà invece a fare capolino, avvicinandosi al periodo di miglior visibilità serale che si verificherà nei primi giorni di giugno. Nel frattempo darà spettacolo insieme a Venere e Giove in un terzetto da non perdere.
 
''Data la loro luminosità, in particolare quella di Giove e Venere - spiegano gli esperti della Uai - con il cielo sereno e l'orizzonte libero da ostacoli si potrà tentare l'osservazione del suggestivo triangolo formato dai tre astri, i quali si 'sorpasseranno' l'uno con l'altro generando una rapida sequenza di congiunzioni concentrare nell'arco di pochi giorni: Mercurio–Venere (25 maggio), Mercurio-Giove (27 maggio) e Venere–Giove (28 maggio)''.

Nelle sere di inizio mese, grazie alla discrezione della Luna, sarà possibile dedicarsi all'osservazione delle meteore Eta Aquaridi. ''Legate ad antichi residui della cometa Halley, costituiscono la corrente più famosa, ma - ricorda la Uai - alle nostre latitudini la loro osservabilità è ed è sempre stata alquanto difficoltosa. Nel nostro Paese le regioni meridionali beneficiano di un maggior tempo di osservazione, ovvero da quando il radiante sorge fino all’iniziare del crepuscolo mattutino. Al contrario le regioni via via sempre più a nord godono di un minor tempo di visibilità e di peggiori circostanze. Il radiante, posto nella zona più alta dell’Aquario, sarà attivo per quasi un mese, con un aumento evidente della frequenza dal 3 al 10 maggio e un picco maggiore intorno al 5-6 maggio''.

Altra 'osservata speciale' da non perdere di vista sarà la cometa Panstarrs: circumpolare per tutto maggio, attraverserà la porzione settentrionale del Cefeo, varcando i confini del Dragone negli ultimi giorni del mese, quando sfilerà nei pressi della Stella Polare.
 
A sfidarla per lo scettro di cometa più luminosa del cielo arriverà poi C/2012 F6 Lemmon. ''A inizio mese la levata della Lemmon sull’orizzonte di nord est coinciderà con il termine della notte astronomica'', ricorda la Uai. ''Le condizioni osservative miglioreranno lentamente giorno per giorno, ma solo nella seconda parte di maggio l’altezza raggiunta all’inizio del crepuscolo astronomico risulterà significativa. Dai Pesci si sposterà in Andromeda, percorrendo ben 23 gradi verso nord''.


www.ansa.it

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