quarta-feira, 15 de outubro de 2014

La piramide di Cheope sulla cometa di Rosetta

Il masso che ricorda la piramide di Cheope fotografato da Rosetta sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (fonte: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)




Sulla cometa obiettivo della sonda europea Rosetta c'è un masso la cui forma ricorda la piramide di Cheope. Fa parte di un gruppo di grandi massi chiamati dai ricercatori come le piramidi di Giza e sono fra le strutture più sorprendenti e misteriose situate sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.

Largo 45 metri, il masso Cheope era stato visto già in agosto, nelle prime fasi di avvicinamento alla cometa, dalla fotocamera Osiris a bordo della sonda dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Ma nelle ultime settimane gli scatti più ravvicinati, da una distanza di 28,5 chilometri, hanno permesso di rivelarne i dettagli e di delinearne meglio la forma, soprattutto l'ombra a forma di piramide sulla superficie della cometa.

Le immagini ad altissima risoluzione mostrano che ''la superficie di Cheope sembra essere molto frastagliata e irregolare'', osserva la responsabile scientifica di Osiris, Holger Sierks, dell'Istituto tedesco Max Planck per la ricerca sul Sistema Solare. 

Particolarmente intriganti sono le piccole macchie brillanti sulla superficie del masso. ''Sembra quasi – spiega Sierks – che la polvere che copre la superficie della cometa si sia insinuata delle fessure del masso. Ma, naturalmente, è troppo presto per essere sicuri''.
A prescindere dalla loro distribuzione e dimensione, quasi tutte le proprietà dei massi visti sulla cometa sono ancora un mistero per i ricercatori. Non si sa ancora di che materiale siano fatti, quali siano le loro proprietà fisiche, come densità e stabilità, e come si siano formati.


www.ansa.it

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