domingo, 15 de novembro de 2015

'Segnali' dalla grande Nube di Magellano

La Grande Nube di Magellano (fonte: Wei-Hao Wang, IfA, U. Hawaii)La Grande Nube di Magellano (fonte: Wei-Hao Wang, IfA, U. Hawaii)
'Segnali' dalla Grande Nube di Magellano: hanno sorpreso gli astrofisici e si sono guadagnati una pubblicazione sulla rivista Science perchè sono i primi in assoluto che provengono dalla prima pulsar, ossia da una stella di neutroni che ruota rapidamente su stessa, mai scoperta al di fuori della Via Lattea. 


A intercettare la pulsar è stato il telescopio Fermi, lanciato dalla Nasa e nel quale l'Italia ha un ruolo importante con Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). I segnali inviati dalla stella sono raggi gamma e sono circa venti volte maggiori rispetto a quelli della pulsar più potente finora nota, quella di trova nella Nebulosa del Granchio.

A scoprire la più brillante delle pulsar è stato lo strumento Lat (Large Aera Telescope) del telescopio Fermi. "Nella sua scansione continua del cielo gamma, Fermi ha un'ottima copertura della Nube di Magellano", ha detto Patrizia Caraveo, responsabile per l'Inaf dello sfruttamento scientifico dei dati raccolti da Lat. I dati, raccolti in passato, sono stati nuovamente analizzato con un nuovo software, che ha permesso osservazioni più dettagliate. 

La pulsar dalla quale provengono i raggi gamma si chiama J0540-6919 e si trova nella Nebulosa della Tarantola, nota agli astrofisici per essere ricca di stelle, polveri e gas e distante circa 160.000 anni luce dalla Terra. E' una gemella della pulsar che si trova nella Nebulosa del Granchio perchè ha, come questa, circa 1.100 anni, un campo magnetico simile e gira su stessa in cinque centesimi di secondo.



www.ansa.it/scienza

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