quarta-feira, 16 de dezembro de 2015

Osservata la galassia che ha 'schiaffeggiato' la Terra

Rappresentazione artistica di un gigantesco buco nero attivo al centro di una galassia (fonte: M. Weiss/CfA)Rappresentazione artistica di un gigantesco buco nero attivo al centro di una galassia (fonte: M. Weiss/CfA)
Dopo mesi di ricerche è stata osservata nel dettaglio la galassia che nell'aprile scorso ha 'schiaffeggiato' la Terra con la violentissima esplosione di raggi gamma generata dal buco nero che ne occupa il cuore.
L'esplosione era stata vista in aprile dal telescopio spaziale Fermi della Nasa, nel quale l'Italia ha una collaborazione importante, e in seguito la galassia è stata individuata e studiata da Terra, dal telescopio Veritars in Arizona e dal telescopio Magic (Major atmosferica Gamma-ray Imaging Cherenkov), il più grande osservatorio di raggi gamma al mondo, che si trova nelle Canarie, a La Palma.

Anche in queste osservazioni, pubblicate sull'Astrophysical Journal Letters e coordinate da California Institute of Technology (Caltech), l'Italia ha avuto un ruolo importante con Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di fisica Nucleare (Infn) e università di Udine.

I raggi gamma che hanno colpito la Terra sono tra i più antichi mai rilevati e il loro è stato un viaggio lunghissimo, durato per circa la metà dell'età dell'Universo. ''Comprendere le caratteristiche di questi fenomeni non è un'impresa semplice'', rileva Fabrizio Tavecchio, dell'osservatorio di Brera dell'Inaf. Ora, prosegue, ''conosciamo meglio cosa succede nelle galassie attive più lontane''.

La galassia che ha generato l'esplosione di raggi gamma si chiama PKS 1441 + 25, ed è un oggetto molto raro chiamato blazar, cioè una galassia che al centro ospita un buco nero circondato da un disco di gas caldi e polveri. Quando il materiale del disco precipita verso il buco nero, viene incanalato in due getti che sono scagliati verso l'esterno come l'acqua da un idrante, solo molto più velocemente, quasi alla velocità della luce. Uno di questi getti è rivolto quasi nella direzione della Terra e l'esplosione che ha generato i raggi gamma è avvenuta al suo interno, ma sorprendentemente in un punto molto lontano dal buco nero, distante almeno a 5 anni luce.

www.ansa.it

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