terça-feira, 1 de dezembro de 2015

Simulata l'esplosione di una stella gigantesca

Simulata al computer l'esplosione di una stella gigantesca, più potente di una supernova: un'ipernova (fonte: Robert R. Sisneros (NCSA) and Philipp Mösta)Simulata al computer l'esplosione di una stella gigantesca, più potente di una supernova: un'ipernova (fonte: Robert R. Sisneros (NCSA) and Philipp Mösta)
Un supercomputer ha simulato l'esplosione di una stella gigantesca, ancora più ptente di una supernova: un'ipernova. L'astro, dalla massa 25 volte maggiore rispetto a quella del Sole, ha impiegato 10 millisecondi ad esplodere per poi collassare, compattandosi in una densissima stella di neutroni e liberando un getto di lampi gamma che ha attraversato gran parte dell'universo. Pubblicata sulla rivista Nature, la simulazione è stata realizzata dal gruppo di Philipp Mosta, dell'università della California a Berkeley.



La simulazione ha dimostrato che, nella sua velocissima rotazione, la stella si è anche trasformata in una dinamo capace di accelerare il campo magnetico di milioni di miliardi di volte rispetto a quello terrestre.

E' la prima volta che si simula l'esplosione di stelle gigantesche che producono lampi gamma, ossia impulsi brevi ed energetici che durano circa 100 secondi e che sono tra gli eventi più luminosi dell'universo. ''Adesso abbiamo il prototipo che ci permette di comprendere come queste potenti esplosioni producono gli elementi pesanti presenti nell'universo'', ha detto l'astronomo Eliot Quataert, dell'università di Berkeley.

Le esplosioni infatti scagliano nello spazio gli elementi pesanti, come ferro e silicio, che hanno reso possibile la vita sulla Terra e che sono il materiale da cui nascono nuove stelle. Fenomeni così violenti avvengono quando le stelle gigantesche esauriscono il loro combustibile: prima l'idrogeno e poi l'elio il carbonio e l'ossigeno. Quindi il nucleo collassa su se stesso e genera una stella di neutroni del diametro di pochi chilometri e dalla massa pari a circa 1,4 volte quella del Sole.

La simulazione ha mostrato che il collasso produce un'onda d'urto che attraversa gli strati esterni della stella e la fa girare vorticosamente. La rotazione a sua volta genera una dinamo che accelera il campo magnetico e libera due getti opposti di lampi gamma ad alta energia

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