terça-feira, 1 de dezembro de 2015

Asteroidi e comete hanno 'piegato' la Luna

L'inclinazione dell'asse della Luna modificata in seguito ad una serie di bombardamenti da parte di asteroidi e comete (fonte: Laetitia Lalila)L'inclinazione dell'asse della Luna modificata in seguito ad una serie di bombardamenti da parte di asteroidi e comete (fonte: Laetitia Lalila)
E' stato un bombardamento incessante da parte di asteroidi e comete ad inclinare l'asse della Luna 'piu' del previsto' rispetto al piano dell'orbita terrestre: si risolve cosi' quello che per molti anni e' stato un autentico rompicapo per astronomi e astrofisici. A trovare la soluzione, pubblicata sulla rivista Nature, è stato il gruppo dell'Osservatorio della Costa Azzurra coordinato da Kaveh Pahlevan e Alessandro Morbidelli.

Quello che non quadrava era la sua attuale inclinazione di circa 5 gradi, che avrebbe dovuto invece essere di circa 10 volte inferiore considerando il fatto che 4,5 miliardi di anni fa la Luna e' nata dai detriti generati dall'impatto di un piccolo pianeta con la Terra. 

A mettere i ricercatori sulla strada giusta e' stata una simulazione: in questo modo sono riusciti a dimostrare che poche decine di milioni di anni dopo la formazione della Luna si erano stabilite le condizioni ottimali perche' il satellite della Terra venisse bersagliato da piccoli corpi celesti, che progressivamente hanno finito per inclinarne l'asse.

Se questi impatti non fossero avvenuti, l'orbita luna si troverebbe sullo stesso piano di quella terrestre, regalandoci ogni mese spettacolari eclissi di Sole totali.

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Simulata l'esplosione di una stella gigantesca

Simulata al computer l'esplosione di una stella gigantesca, più potente di una supernova: un'ipernova (fonte: Robert R. Sisneros (NCSA) and Philipp Mösta)Simulata al computer l'esplosione di una stella gigantesca, più potente di una supernova: un'ipernova (fonte: Robert R. Sisneros (NCSA) and Philipp Mösta)
Un supercomputer ha simulato l'esplosione di una stella gigantesca, ancora più ptente di una supernova: un'ipernova. L'astro, dalla massa 25 volte maggiore rispetto a quella del Sole, ha impiegato 10 millisecondi ad esplodere per poi collassare, compattandosi in una densissima stella di neutroni e liberando un getto di lampi gamma che ha attraversato gran parte dell'universo. Pubblicata sulla rivista Nature, la simulazione è stata realizzata dal gruppo di Philipp Mosta, dell'università della California a Berkeley.



La simulazione ha dimostrato che, nella sua velocissima rotazione, la stella si è anche trasformata in una dinamo capace di accelerare il campo magnetico di milioni di miliardi di volte rispetto a quello terrestre.

E' la prima volta che si simula l'esplosione di stelle gigantesche che producono lampi gamma, ossia impulsi brevi ed energetici che durano circa 100 secondi e che sono tra gli eventi più luminosi dell'universo. ''Adesso abbiamo il prototipo che ci permette di comprendere come queste potenti esplosioni producono gli elementi pesanti presenti nell'universo'', ha detto l'astronomo Eliot Quataert, dell'università di Berkeley.

Le esplosioni infatti scagliano nello spazio gli elementi pesanti, come ferro e silicio, che hanno reso possibile la vita sulla Terra e che sono il materiale da cui nascono nuove stelle. Fenomeni così violenti avvengono quando le stelle gigantesche esauriscono il loro combustibile: prima l'idrogeno e poi l'elio il carbonio e l'ossigeno. Quindi il nucleo collassa su se stesso e genera una stella di neutroni del diametro di pochi chilometri e dalla massa pari a circa 1,4 volte quella del Sole.

La simulazione ha mostrato che il collasso produce un'onda d'urto che attraversa gli strati esterni della stella e la fa girare vorticosamente. La rotazione a sua volta genera una dinamo che accelera il campo magnetico e libera due getti opposti di lampi gamma ad alta energia

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A dicembre il cielo delle feste si 'accende' con la cometa Catalina

E la Luna 'gioca a nascondino' con Aldebaran


La cometa Catalina si affaccerà nel cielo di Natale, ma sarà visibile solo con l'aiuto di un binocolo (fonte: NASA/JPL-Caltech)La cometa Catalina si affaccerà nel cielo di Natale, ma sarà visibile solo con l'aiuto di un binocolo (fonte: NASA/JPL-Caltech)

Il cielo di dicembre è pronto a festeggiare Natale, naturalmente con una cometa, e Capodanno, quando la Luna sorgerà in compagnia di Giove. A fare da 'apertivo', il 23 dicembre, sarà la replica dell'evento astronomico avvenuto in ottobre: la Luna giocherà ancora una volta 'a nascondino' con la stella Aldebaran. Ad anticipare le novità del cielo di fine 2015 è l'Unione Astrofili Italiani (Uai).

La sera di mercoledì 23 dicembre, tra le 19.05 e le 20.08, la Luna incrocerà nuovamente la posizione della stella più luminosa della costellazione del Toro, Alpha Tauri o Aldebaran. Con una massa pari a 1,7 volte quella del Sole e 500 volte più luminosa della nostra stella, Aldebaran scomparirà gradualmente dietro il disco della Luna a partire dalle 19,05.

La Luna occulterà la stella iniziando da Est, cioè dal lato scuro del satellite; dopo circa un'ora, alle 20,08, Aldebaran ricomparirà a destra, a Ovest, dalla parte illuminata, approssimativamente a metà del disco lunare. Se il cielo sarà sereno, tutti potranno osservare facilmente a occhio nudo questo evento suggestivo. Sarà visibile da tutta Italia, guardando verso Est-Sud.Est, rilevano gli astrofili della Uai. 

La cometa di Natale si chiama Catalina e, salvo imprevisti, sarà probabilmente visibile solo con l'aiuto di un binocolo, nelle ore che precedono dell'alba. A salutare Capodanno, invece, arriveranno la Luna e Giove, che nella notte del 31 dicembre sorgeranno insieme. Per tutto dicembre. infine, i pianeti continueranno ad essere protagonisti nella seconda parte della notte, con Giove, Marte e Venere.

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